L’archivio sonoro Cesare Bermani

L’archivio sonoro Cesare Bermani si compone di 1026 bobine magnetiche registrate fra il 1956 e il 2000, 554 audiocassette, 238 nastri DAT e una quantità ancora non identificata di file digitali, formato .wav, per un totale approssimativo di 3.500 ore di registrazione.
Il materiale è stato registrato in tutta Italia e in particolar modo nel centro nord e nel novarese.

L’archivio sonoro conserva quasi tutto quello che è stato registrato da Bermani e qualche decina di nastri dovuti ad altri ricercatori. Solo poche decine di altri nastri che Bermani ha registrato fanno parte delle seguenti raccolte o Fondi: nastroteca di Roberto Leydi – Bellinzona (che ha però in copia buona parte dei nastri sino al 1965); Istituto Ernesto de Martino – Sesto Fiorentino: Fondo Istituto Ernesto de Martino e Fondo Ida Pellegrini; Fondo Mimmo e Sandra Boninelli – Bergamo; Società di Mutuo Soccorso Ernesto de Martino – Venezia: Archivio sonoro della città di Taranto.

Grazie a un contributo della Direzione Generale degli Archivi del 2019 e al finanziamento della Fondazione Comunità Novarese/Fondo Giovanni Pagani del 2020 sono stati digitalizzati e descritti i primi 200 nastri (circa) dell’archivio. I nastri sono stati suddivisi in Nastri piccoli (bobine di 8 cm. di diametro), Nastri “0” e Bobine, seguendo l’ordinamento dato da Bermani.

I due documenti che seguono riguardano la descrizione dei Nastri piccoli (numerati da CBnp01 a CBnp56), dei Nastri “0” (numerati da CBN01 a CBN09), e delle prime 120 Bobine del diametro di 13 o 18 cm (numerate da CBN1 a CBN120).

Consulta QUI la descrizione dei “Nastri piccoli”

Consulta QUI la descrizione dei “Nastri 0” e delle “Bobine”

 

Il fondo può, per comodità di descrizione, essere suddiviso in:

 

 

 


1. Nastri registrati a Novara, con qualche puntata nel Vercellese

Si tratta probabilmente della più ampia raccolta di materiale orale concernente i militanti politici di base.

Parte dei nastri è dedicata al loro repertorio di canto sociale, fissato soprattutto nel corso degli anni Sessanta. Il taglio della ricerca ha fatto sì che in questo Fondo la raccolta di canti sociali sia stata ben più numerosa che quella di canti popolari. Essa è stata soprattutto condotta nella città di Novara, setacciando la rete circolistica di origine cavallottiana e poi divenuta socialista e alcune tipiche trattorie e osterie frequentate da militanti politici di base. A Novara sono infatti effettuate registrazioni al Circolo xxv aprile del Centro città, al Circolo Operaio Agricolo del Rione Bicocca, al Circolo Archimede di Borgo San Martino, al Circolo Riscatto Proletario di Porta Mortara, al Circolo Giuseppe Garibaldi della frazione Torrion Quartara, al Circolo Leonardi di Borgo Sant’Andrea, al Circolo Ricreativo Operaio Agricolo di Sant’Agabio, al Circolo di via delle Rosette; e all’Osteria di Corso Mazzini del Centro cittadino (ora non più esistente), alla Trattoria Alba di Borgo San Martino (ora non più esistente) , alla Trattoria del Fiore di Porta Mortara (ora non più esistente) ; e alla Trattoria degli Amici di via Valsesia.

Parte dei canti sociali raccolti in questo reticolo erano patrimonio specifico degli immigrati veneti, pugliesi, calabresi e siciliani, affluiti in città a partire dagli anni Trenta ma soprattutto tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Un’altra parte del loro repertorio è stata registrata alla “Bellaria”, casa per sfrattati, sita in viale Roma, divenuta in quegli anni uno dei principali centri di raccolta spontanei immigrati.

Nel corso di questa ricerca sono state registrate anche testimonianze di autori di canti sociali, come Lanfranco Bellotti (autore di Vi ricordate quel diciotto aprile?) e Piero Besate (autore di Son la mondina son la sfruttata),

Particolare attenzione è stata inoltre rivolta alla raccolta del repertorio delle risaiole. Oltre a numerose singole mondariso sono stati registrati gruppi di mondariso che cantavano in case del centro cittadino e al Circolo Operaio Agricolo del Rione Bicocca. Si è inoltre a più riprese registrato il gruppo corale delle mondine dei Cappuccini di Vercelli, e quello delle mondine di Trino Vercellese (per quest’ultimo repertorio si veda soprattutto il Fondo Istituto Ernesto de Martino e il Fondo Ida Pellegrini). Nel Vercellese è stata pure effettuata una giornata di ricerca a Villata. Prolungamento di questo interesse per il canto di risaia può anche considerarsi la registrazione a Milano, dove faceva la domestica a ore, del vasto repertorio di Albertina Medici, di Moglie di Gonzaga (Mantova), lungamente mondariso nel Novarese e nel Vercellese. Il suo repertorio è stato registrato per oltre 7 ore.

Importantissimi sono stati anche i canti e le narrazioni di Fenisia Baldini, Giuseppina Stangalini, detta Piera, e la loro zia Angela Stangalini, tutte ex mondariso, nate fra la fine dell’Ottocento e il 1909, divenute comuniste all’atto della fondazione del partito. Il loro repertorio e i loro racconti sono stati lungamente registrati in più occasioni e sono confluiti nel libro «Vieni o Maggio». Canto sociale, racconti di magia e ricordi di lotta della prima metà del ventesimo secolo nella bassa novarese, Novara, Interlinea, 2009, con allegati 2 CD audio.

Questa ricerca sul canto sociale è stata poi estesa ad altre località della provincia: Lumellogno, Cameriano, Granozzo, Terdobbiate, Barengo, Momo, Galliate, Suno, Fontaneto d’Agogna, Cavaglio d’Agogna, Romagnano Sesia, Grignasco, Quarona, Orta, Agrano, Omegna, Cicogna, Pernate, Casale Cortecerro, Calasca, Ornavasso, Cimamulera. Nel corso di essa si è registrato anche del materiale bandistico, una fanfara che suona sulla “balèra”, qualche complessino musicale da ballo.

Il materiale è quasi completamente digitalizzato, per circa 110 ore di registrazione.

Aspetti di questa ricerca sono stati utilizzati in numerosi scritti (Il canto dei krumiri in «il nuovo Canzoniere italiano ». Milano, Edizioni Avanti!, settembre 1963, n.3, pp. 49-50; Roberto Leydi, Canti sociali italiani. Canti giacobini, repubblicani,antirisorgimentali, di protesta postunitaria, contro la guerra e il servizio militare. Milano, Edizioni Avanti!, novembre 1963, vol. I, pp. 504; Con De Gasperi alla testa in «il nuovo Canzoniere Italiano», aprile 1964, n. 4, pp. 22-25; Vi ricordate quel 18 aprile ? In «il nuovo Canzoniere italiano», n. 4, cit., pp. 26-28; Le tre bandiere. In «il nuovo Canzoniere italiano», n.4, cit., pp. 29-30-31-34; Li beli braghi bianchi. In Vie Nuove – Bella Ciao Ed. Musicali, Canzoniere del lavoro. Cinquanta canzoni per la protesta operaia. Inserto di «Vie Nuove», Roma, a. XX, n. 17, 29 aprile 1965, pp. 21 e 23; Nota alle canzoni di Fascicolo allegato a Il Nuovo Canzoniere Italiano presenta «Il bosco degli alberi. Storia d’Italia dall’unità a oggi attraverso il giudizio delle classi popolari. Rappresentazione in due tempi a cura di Gianni Bosio e Franco Coggiola. Milano, I dischi del sole, DS 307/9 e DS 310/12, dicembre 1972, pp. 48; Dalla Grande Associazione degli Operai di Novara al Circolo Operaio Agricolo della Bicocca. Un secolo e mezzo di associazionismo a Novara. Novara, ARCI [ma Circolo Operaio della Bicocca], 15 giugno 1983, pp. 348 + 20 n.n.; Le canzoni del raggruppamento Divisioni d’Assalto «Garibaldi» della Valsesia-Ossola-Cusio-Verbano in «L’impegno», rivista di storia contemporanea. Istituto per la Storia della Resistenza in Provincia di Vercelli «C. Moscatelli», Borgosesia, a. V, n. 4, dicembre 1985, pp. 13-29 (e si veda anche Pagine di guerriglia,cit. oltre, vol. III, cap. LIV e Appendice con le musiche ; Comunismo e leader carismatici in Cesare Bermani, Spegni la luce che passa Pippo. Voci, leggende e miti della storia contemporanea. Roma, Odradek, 30 ottobre 1996, pp. 191-215; “Guerra guerra ai palazzi e alle chiese”. Saggi sul canto sociale. Roma, Odradek, 13 Marzo 2003; in numerosi Dischi del Sole (Canti comunisti italiani 2, a cura di Roberto Leydi, DS 12, s.d. [ma inizio 1964]; L’Ordine Nuovo. Antologia della canzone comunista in Italia, DS 161/163, marzo 1968; Le canzoni dello spettacolo «La Grande paura. Settembre 1920, L’occupazione delle fabbriche», disco prodotto dal Collettivo Teatrale di Parma, vicolo Grossardi 4, Parma, gennaio 1971. Poi ripubblicato ne I Dischi del Sole come DS 1000/2; Canti e inni socialisti 3, a cura di Franco Coggiola, DS 49, dicembre 1965; Canti anarchici 3, DS 28, ottobre 1964.; Canti della Resistenza italiana 8, DS 53, dicembre 1965; Togliatti nelle canzoni. Inserto a cura di C. Bermani inserito nel disco DS 61, s.d. [ma 1969]; Il 29 luglio del 1900. Materiali originali (canti, testimonianze, documenti) per un uso espressivo, didattico, drammaturgico della cultura di base e per la storia di un regicidio di Emilio Jona e Sergio Liberovici, DS 1018/20, novembre 1972; Povero Matteotti. Il risveglio antifascista del ’24 e l’Aventino, a cura di Maria Luisa Betri e Anna Maria Ciniselli, DS 313/15, 1975; Sventolerai lassù. Antologia della canzone comunista in Italia 2, DS 1078/80, aprile 1977; Quella sera a Milano era caldo… Antologia della canzone anarchica in Italia 2, DS 1099/01), luglio 1978; Sentite buona gente. Canti delle mondine di Trino Vercellese, DS 535/37, aprile 1979; Camicia rossa. Antologia della canzone giacobina e garibaldina, DS 1117/19, dicembre 1979) e nel disco Storia e canzoni in Italia. Il Novecento, a cura di Antonella De Palma [e] Cesare Bermani. Venezia, Comune di Venezia, Assessorato alla Pubblica Istruzione, Itinerari Educativi. Società di Mutuo Soccorso Ernesto de Martino, 30 marzo 2000. CD 1/2. CD 1 BRR 128553827-2; pietà l’è morta – fischia il vento. Canti della Resistenza in Italia, a cura di Cesare Bermani e Istituto Ernesto de Martino. Modena, Bravo/Ala Bianca, CD 1 e 2.

La parte più consistente di questo gruppo di nastri riguarda però le storie di vita e le testimonianze di militanti politici di base. Si tratta di comunisti, socialisti, anarchici, a volte registrati per diverse ore. Il materiale è stato in larga misura digitalizzato, per circa 64 ore di registrazione.

La ricerca sulla Guerra di Liberazione in Provincia di Novara, legata prevalentemente alla messa a punto dei 4 volumi in 5 tomi di Cesare Bermani, Pagine di guerriglia. L’esperienza dei garibaldini della Valsesia. Borgosesia, Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli “Cino Moscatelli”, 1996-2000 , cui si rimanda per una conoscenza analitica di larga parte di questo materiale, quantificabile nella registrazione di oltre 200 partigiani, registrati nelle seguenti località: Novara, Lumellogno, Barengo, Cavaglio d’Agogna, Trecate, Carpignano Sesia, Cacciana, Granozzo, Romagnano Sesia, Orta San Giulio, Galliate, Suno, Grignasco, Prato Sesia, Borgosesia, Druogno, Cicogna, Cossogno, Omegna, Momo, Baveno, Gozzano, Cimamulera, Monticello, ecc. Queste testimonianze, che sono state il supporto orale di altri numerosi lavori di ricerca (per esempio L’oro di Pestarena, Milano, Sapere, 1973), sono state parzialmente masterizzate in 118 CD per circa 150 ore di registrazione. Si può considerare che numero analogo di ore sia ancora da masterizzare.

Materiale cospicuo riguarda La Resistenza a Orta San Giulio, ed è stato raccolto per un eventuale lavoro in questa direzione (15 ore circa). In attesa di digitalizzazione.

Altro materiale cospicuo riguarda la “Beltrami” (25 ore circa).

Un consistente fondo di nastri riguardante la vita e la Resistenza nella zona di Cavaglio d’Agogna è stata registrata da Alessandro Maiocchi (30 ore di registrazione circa) ed è qui conservato in copia.

Altre ricerche iniziate e per le quali sono stati raccolti consistenti materiali orali riguardano:

La storia delle famiglie Bermani e Rossi, con particolare riguardo alla figura di Alessandro Bermani, poeta dialettale, pittore, “avvocato dei poveri”, sindaco di Novara prima e poi senatore socialista e parlamentare europeo, cui si deve la legge di giusta causa nei licenziamenti e un contributo determinante allo Statuto dei lavoratori. Di lui esistono nel Fondo nastri con suoi ricordi, poesie da lui recitate, esecuzioni al pianoforte e alla fisarmonica di canzonette, cinque nastri con ricerca urbana condotta da lui negli anni 1955-1956 (esecuzioni di mandolini in osteria, canzoni popolari, conversazioni, ecc. ). Su di lui sono state raccolte varie testimonianze.

Si conservano anche alcune poesie scritte e recitate al magnetofono da sua madre Olimpia Mancini, che fu in gioventù una “sufragetta”. Del fratello Mario Bermani, inventore del truciolato e importante tecnico del legno sono state a più riprese raccolte storie di famiglia, sulla guerra di Albania, sulla sua professione, ecc. Questo materiale, integralmente masterizzato in 17 CD per complessive 22 ore di registrazione, è servito alla messa a punto di Sandro Bermani: un socialista battagliero e romantico in Sandro Bermani, Un poeta, una città. Poesie in dialetto novarese, a cura di Cesare Bermani, Novara, 2001, con allegato il CD audio Sandro Bermani recita se stesso.

Per la famiglia Rossi sono state raccolte alcune testimonianze su Cesare Rossi, cui si deve la fortuna dell’Istituto Geografico De Agostini sino al 1945, quando venne epurato ed estromesso dall’azienda. Sulla figlia Noemi Felicita Rossi, si veda oltre a proposito delle donne dell’organizzazione Fornara.

Il materiale riguardante la famiglia Rossi è formato da complessive 4 ore di registrazione, comprensivo anche di una lunga testimonianza sulla vita tra gli esuli antifascisti francesi di Tamara Serra Manichedda, parente di Franco Toscano, compagno di vita di Noemi Felicita Rossi, ricordato ampiamente.

Le donne dell’organizzazione Fornara.

In previsione di un lavoro tuttora non fatto, sono state raccolti materiali sull’”organizzazione Fornara”, servizio informazioni organizzato dal prof. Piero Fornara.. Oltre alla testimonianza di Piero Fornara (per 2 ore circa di registrazione), quella delle donne che vi parteciparono: Noemi Rossi (circa 5 ore di registrazione), Fernanda Segù (un’ora e 20 minuti di registrazione), Renza Sguazzini (un’ora e 20 minuti di registrazione) e Flavia Tosi (circa 20 ore digitalizzate).

Il bandito “Biondìn”

Su questo bandito sociale operante nel Novarese-Vercellese all’inizio del secolo; sono state raccolte molte testimonianze, utilizzate per il saggio di Cesare Bermani, “Francesco De Michelis detto il «Biondìn»: un fuorilegge tra «ligéra» e socialismo” in «Archivi & Storia», Rivista semestrale dell’Archivio di Stato di Vercelli e delle Sezioni di Biella e Varallo. Vercelli, Archivio di Stato, n. 9-10, gennaio-dicembre 1993 [ma ottobre 1994]. In appendice: La sparatoria all’Osteria del Sole di Monticello (da una registrazione di Cesare Bermani. Monticello, domenica 26 gennaio 1969, ora masterizzata in un CD). Una giornata di ricerca è stata fatta a Carisio in occasione della “Rievocazione dell’ultima giornata del “Biondin” organizzata per il centenario della morte del “Biondin” il pomeriggio del 5 luglio 2005 alla frazione San Damiano di Carisio.

La storia del Circolo Operaio Agricolo della Bicocca, che si basa su una estesa ricerca sulla vita rione e del Circolo stesso, contenuta in 15 sedute di registrazione per 22 ore di materiale registrato. Per una migliore conoscenza di tale ricerca si veda Cesare Bermani, Dalla Grande Associazione degli Operai di Novara al Circolo Operaio Agricolo della Bicocca. Un secolo e mezzo di associazionismo a Novara, Novara, ARCI/Circolo Operaio Agricolo della Bicocca, 1983.

La storia del Circolo Giuseppe Garibaldi del Torrion Quartara, ricerca effettuata in vista della pubblicazione di un opuscolo commemorativo del centenario, si basa sull’unica ma importante testimonianza di Luigi Mezzalama (nato nel 1903), depositario dei ricordi sul Circolo. Si veda ora Centenario 1886-1926, Circolo Giuseppe Garibaldi Torrion Quartara, Novara, Tipografia San Gaudenzio, 1986.

Il costituirsi delle prime formazioni partigiane comuniste in Ossola. Molto importante al proposito sono le conversazioni con Michele Venanzi e Pippo Coppo (arcniviate nel settore “Pagine di guerriglia”)

Gli scioperi agricoli del 1948-1949-1950-1951: sono contenute alcune biografie e testimonianze di braccianti e dirigenti sindacali contadini e gli atti di congressi della federbraccianti (V del 1969 e X del 1973) e il IV Convegno, che contengono molti accenni a quelle lotte (per complessive 25 ore circa.)

La raccolta di storie di vita di cassaintegrati della cartiera Binda di Crusinallo e di altre cartiere del Verbano (maggio-agosto 1985). Circa 10 ore di colloqui effettuati a Verbania, dove viene pure registrato un incontro tra cassintegrati tedeschi e italiani

Un’altra parte consistente di questo gruppo di nastri riguarda invece specifiche realtà collettive di base. Anzitutto:

i verbali delle assemblee di Sezione e del Congresso Sezione “Carlo Manzini” del PCI (rione di Porta Mortara) durante il 1965 e il 1966, nel momento di un’acuta controversia con gli organismi dirigenti della Federazione, portato dalla decisione di liquidare il Partito di massa. Trattasi di 42 ore circa di registrazione.

I verbali del Circolo Rosa Luxemburg, che nella prima parte del 1969 condusse la contestazione del locale ospedale psichiatrico ed ebbe parte attiva nell’occupazione dell’Istituto Dominioni, dove i ragazzi poveri ricoverati venivano fatti oggetto di sevizie. Una buona documentazione riguarda comunque tutti i fatti del 1969 a Novara e provincia (occupazione del Dominioni, contestazione alla caserma dei carabinieri a Borgomanero durante l’occupazione della Torcitura, scontri fra militari e “capelloni” a Novara, ecc.). La parte masterizzata ammonta a 82 ore circa di registrazione.

Altri materiali riguardano la storia delle lotte degli anni Sessanta all’Istituto Geografico de Agostini (due lunghe interviste con delegati della De Agostini nel 1966 e 1970, un picchetto allo stabilimento dal vivo del febbraio 1969, per 3 ore e mezza di materiale) (si veda Il De Agostini di Novara: vicende degli anni Sessanta. In «il nuovo Canzoniere italiano». Milano, Edizioni Bella Ciao, terza serie, n. 2, dicembre 1975, pp. 11-23).

Materiali meno consistenti riguardano la Fiat di Cameri (un picchetto dell’ottobre 1974), La Rotondi (una delegata di reparto), l’Olcese (Una delegata di reparto) e la Sorgato (assemblea e pasto in mensa del settembre 1977) (5 ore circa di materiale complessivo).

Materiale interessante riguarda poi l’agitazione a Novara contro il carcere speciale del 1977. Sono inoltre state raccolte nel 1884 le testimonianze di due persone colpite per errore da una sventagliata di mitra di un agente di custodia, mentre transitavano in automobile nei pressi del carcere (circa 10 ore di registrazione).

Questo materiale avrebbe dovuto servire per un numero 6 della terza serie della rivista “il nuovo Canzoniere italiano”, che non poté essere pubblicato. Sulla vicenda delle due persone colpite si veda però Non vi fu pericolo di vita. Avventura nei paraggi del carcere speciale. In AA. VV., 625. Libro bianco sulla legge Reale. Materiali sulle politiche di repressione e controllo sociale, a cura del Centro di Iniziativa Luca Rossi. Milano, Grafica Duelle, 1990 (gia apparso in «I giorni cantati», Roma, , n. 0, settembre 1986).

Documentata è pure l’attività del Manifesto e dello Pdup a Novara nel periodo precedente la fondazione del Partito di Unità Proletaria per il Comunismo (1974-1976). E’ stata pure registrata un’assemblea di DP riguardante la vicenda Fiat 1980.

Un certo numero di nastri riguarda infine il mondo magico e la religiosità popolare. Sono stati in particolare raccolti materiali su Teresa Strigini, un’indemoniata di Briga Novarese verso la metà dell’Ottocento è stata effettuata una ricerca su campo per verificare quale ricordo ne conservasse la comunità. Il materiale è digitalizzato per 5 ore di registrazione.

Il materiale è servito per i saggi: Un caso di indemoniamento. Storia e tradizione orale in un paese precollinare del Novarese. In «Ieri Novara oggi», Novara, Istituto Storico della Resistenza in Provincia di Novara, n. 2, ottobre 1979; L’indemoniata di Briga Novarese: l’irrazionale come strumento politico in Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Trieste, L’irrazionale e la politica. Profili di simbolica politico-giuridica, a cura di Claudio Bonvecchio. Trieste, Università di Trieste, maggio 2001.

Sull’eresia di don Francesco Grignaschi a Cimamulera è stata effettuata una ricerca su campo per verificare quale ricordi ne rimanessero nella zona di Cimamulera, Calasca e Castiglione. Il materiale è digitalizzato per 8 ore di registrazione.

Sui “cucitt” (folletti) e la “fisica” in Valle Anzasca (Ornavasso, Calasca, Cimamulera): raccolti assieme alle notizie su Francesco Grignaschi.

Sul mondo magico degli immigrati pugliesi negli Sessanta a Novara e sul passaggio di alcuni di essi ai Testimoni di Geova. I materiali sono masterizzati in 6 CD per ore di registrazioni 8. La maggioranza dei materiali è stata registrata alla Bellaria, caseggiato-ghetto sito al tempo in viale Giulio Cesare. Per la conoscenza delle ricerche di allora su di essa e altri ghetti di Novara si rimanda a Emigrazione ed emarginazione sociale. I ghetti formatisi nelle città nel secondo dopoguerra. Il caso di Novara . Con un Appendice di scritti. In AA.VV., Problematiche dei flussi migratori in provincia di Novara. Atti del Convegno di Borgomanero del 26 ottobre 1983, Amministrazione provinciale di Novara, Borgomanero, Litopress, ottobre 1984.

Sulla “morta” di Agrano, sul paese di Agrano (1976) e sul Cantamarzo ad Agrano e Pratolongo (1987 e 1988) 9 nastri (che in parte si è dovuto cuocere), digitalizzati per un totale di ore 21 circa.

Raccolti in previsione di un saggio mai scritto. Ma si veda Cultura altra ad Agrano. Materiali raccolti attraverso una ricerca sulla cultura orale ad Agrano. In Movimento di Cooperazione Educativa. Gruppo Territoriale Novarese, Corso di aggiornamento su: «Ricerca e animazione. Relazioni e materiali dei gruppi di lavoro. Agrano, 12-20 settembre ’76.

Sulla “Passione” del Venerdì Santo a Romagnano Sesia (1971): digitalizzato per complessive 3 ore.

Questi materiali sono serviti per la stesura di La «Passione» di Romagnano Sesia e «la Turba» di Cantiano. In «il nuovo Canzoniere italiano». Milano, Sapere edizioni/Edizioni del Gallo, dicembre 1972, n.2, dove figurano alcune trascrizioni di registrazioni effettuate in quell’occasione.

Materiali meno consistenti ma egualmente significativi sono stati raccolti sulla traslazione del corpo di San Gaudenzio a Novara (27 febbraio 1966), sulla questua di maggio a Casale Cortecerro (note tra il 30 aprile e il Primo maggio 1984), sulla messa di mezzanotte a Natale a San Nazzaro Sesia (1984), sulla Carga vegia a Premosello (5 gennaio 1987), sulla festa degli scalpellini a Madonna del Sasso di Boleto (1987) e in genere sul mondo magico della Bassa Novarese.

Di una ricerca su Ernesto Ragazzoni (Orta Novarese, 1870-Torino, 1920), giornalista e poeta crepuscolare, esistono 4 CD di conversazioni con il nipote Giovanni Ragazzoni tra il 1983 e il 1997, cui se ne debbono aggiungere altri 3 che fissano gli interventi e lo spettacolo della giornata dedicata al poeta il 3 dicembre 2000. I 7 CD contengono 9 ore circa di registrazione.

Per questa ricerca si veda al proposito Parole che ridono, Roma, Odradek, 2004.

Su Augusto Mazzetti (Torino 1901 – Orta San Giulio 1978), poeta e cineasta, esistono 7 CD di conversazioni effettuate da cesare Bermani con amici e parenti (9 ore di registrazione).

Su Vito Fedeli (Foligno 1866- Novara 1933), valente etnomusicologo, critico musicale e organista, che fu direttore dell’Istituto Musicale Brera a Novara, sono registrati gli atti del Convegno tenutosi a Orta San Giulio il 23 agosto 2002 (relazioni di Alberto Viarengo, Ottorino Baldassarri, Roberto Leydi, Cesare Bermani) ed il concerto per organo di Ottorino Baldassarri a lui dedicato il giorno precedente. Trattasi di complessive cinque ore di registrazione. Per notizie su Fedeli si veda Vito Fedeli, musicista ingiustamente dimenticato in «Musica/Realtà», quadrimestrale, Libreria Musicale Italiana Euresis Edizioni, novembre 2002 (ma febbraio 2003), n. 69.

Su Marcella Balconi (Romagnano Sesia 1919 – Novara 1998) comunista, maggiore dell’esercito partigiano, psicanalista e neuropsichiatra di fama internazionale, deputato PCI, è in corso una ricerca che ha per ora fissato 6 testimonianze su di lei, contenute in 15 CD (12 ore di registrazione circa).

2. Nastri registrati a Milano, con qualche puntata nella provincia.

Il materiale raccolto in questo secondo gruppo di nastri e cassette ha una minore organicità, compattezza e consistenza del precedente, benché sia quantitativamente nutrito (almeno un centinaio di nastri e un centinaio di cassette).

Poco consistente il materiale riguardante il canto sociale, sostanzialmente un prolungamento della ricerca svolta nel Novarese. Esso riguarda una ventina di nastri tra Milano, Sesto San Giovanni, Quinto Romano. Una parte del materiale è stato raccolto a Sesto San Giovanni, nel corso delle serate indette dall’Associazione culturale Gianni Ardizzone su “Le canzoni dell’Altra Italia”. Alle audizioni di canti presentati da Cesare Bermani e Dante Bellamio, seguivano sedute di registrazione con i presenti. Sono presenti in questo Fondo i materiali raccolti al Circolo Nuovo Sesto di via Corno il 14 febbraio 1964 e al Circolo Laghetto di via Del Riccio il 21 febbraio 1964. Le registrazioni effettuate in quella sede da Dante Bellamio sono raccolte nel Fondo Ida Pellegrini. Una registrazione di canto sociale sardo, effettuata nella seduta del 14 febbraio, è stata poi pubblicata in L’Ordine Nuovo. Antologia della canzone comunista in Italia, Milano, I Dischi del Sole, DS 161/63, 1968.

Sono di quel periodo anche le prime registrazioni con la famiglia Caprara, qui conservate assieme ad altre posteriori effettuate per la messa a punto del loro disco I Caprara fra città e campagna. Milano, I Dischi del Sole, DS 523/25, 1974. Il grosso del materiale Caprara, registrato da Gianni Bosio e da Franco Coggiola, si trova nel Fondo Ida Pellegrini e nel Fondo Istituto Ernesto de Martino.

Altri materiali riguardano il canto partigiano. Sono qui conservate parte delle registrazioni effettuate in occasione della grande manifestazione milanese per il Ventennale della Liberazione il 9 maggio 1965. Le restanti figurano nel Fondo Istituto Ernesto de Martino.

Queste registrazioni sono servite per i dischi Canti della Resistenza italiana 9, a cura di Dante Bellamìo. Milano, I Dischi del sole, DS 54, dicembre 1965, e Nove maggio 1965. Canti della Resistenza italiana 10, a cura di Cesare Bermani, Milano, I Dischi del Sole, DS 55, dicembre 1965.

Canzoni partigiane e ricordi sulle formazioni garibaldine Oltrepò pavese sono state anche raccolte a Quinto Romano.

Le storie di vita e di militanti politici di base sono invece in questo gruppo di nastri, più di una sessantina, suddivisibili per argomenti in questo modo: lunga testimonianza di Maria Pia Piccioni sul marito Vincenzo Baccalà, vittima dello stalinismo in URSS. Essa è un prolungamento della ricerca iniziata nel Novarese su Giuseppe Rimola e proseguita nel Vercellese con Angelo Irico, anch’egli arrestato in URSS nel 1935; testimonianze sulla storia del movimento operaio milanese pre-liberazione (Carlo Venegoni, Bruno Fortichiari, Attilio Maffi, Leda Rafanelli, Lelio Basso, Michele Venanzi); testimonianze sulla lotta partigiana, particolarmente volte a chiarire l’attività milanese del provocatore Aldo Pomati (si veda “Il Caso Pomati” in “Primo Maggio”, Milano, n. 3-4, febbraio-settembre 1974; 10 ore di registrazione circa), dell’infiltrato Arconati e dei patrioti Enrico Mattei e Quintino Di Vona ( si veda Pagine di guerriglia, cit.; 10 ore di registrazione circa); testimonianze di militanti politici di base del periodo posteriore alla Liberazione, riguardanti in particolare la storia del PCI milanese e la Volante rossa (di questa organizzazione sono stati registrati sei protagonisti della vicenda, in qualche caso più volte. Riguardano la Volante Rossa 21 CD per circa 27 ore di registrazione). Si veda Storia e mito della Volante Rossa con una testimonianza di Eligio Trincheri. Milano. Nuove Edizioni Internazionali, 1996).

Sono stati pure raccolti materiali per storie di vita, in particolare per quella di Primo Moroni (si veda Da «Don Lisander» alla «Calusca». Autobiografia di Primo Moroni in «Primo Maggio», Milano, n. 18, autunno-inverno 1982-1983) e per la storia del giovane M.B. passato da Lotta Continua all’eroina.

Si segnala che molti sono gli interventi di Primo Moroni a Radio Popolare, a Convegni.

Due sedute di registrazione sono state effettuata nel marzo-aprile 1983 con medici e infermieri dell’Ospedale San Carlo di Milano, che hanno raccontato le lotte all’ospedale nel 1968 e oltre e dei percorsi personali (3 ore circa).

Altri materiali raccolti riguardano il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli e la strage alla Banca dell’Agricoltura (2 ore e 20’).

Una ricerca è stata tentata su Elvira Andressi (“La povera Rosetta”: si veda “La povera Rosetta” in “Guerra guerra ai palazzi e alle chiese”. Saggi sul canto sociale, cit.) (1 e mezza circa).

Sono stati raccolti materiali sulla tragedia di Seveso (Luigi Mara e altri) (2 ore circa)

Un’altra parte consistente di questo gruppo di nastri è rappresentato da dibattiti politici, congressi di Sezione del PCI, festival dell’Unità, comizi, manifestazioni comprese in un arco di tempo che va dal 1965 al 1980. Tra le manifestazioni si segnala la registrazione di quella contro la guerra nel Vietnam del 2 giugno 1967; le due manifestazioni per la morte di Saverio Saltarelli del 15 febbraio 1970; la manifestazione al Teatro Odeon dell’ll dicembre 1972. Assai cospicuo il materiale registrato dal 17 al 24 aprile (manifestazioni milanesi susseguenti alla morte di Giannino Zibecchi).

Numerosissimi nastri riguardanti l’attività del Nuovo Canzoniere Italiano e dell’Istituto Ernesto de Martino. Molto il materiale riguardante concerti, spettacoli, festival, ecc. .non solo del NCI ma anche di altri che hanno operato a Milano (per esempio, quello di Dario Fo, di cui esistono registrazioni di spettacoli, conferenze e interviste) .Sedute di registrazione riguardano Giovanna Daffini, Rosa Balistreri (registrata già prima dell’incontro “ufficiale” con il Nuovo Canzoniere Italiano), Maria Fenocchio (vedi anche Fondo Ida Pellegrini).

Conversazioni dal vivo di notevole importanza per la storia del NCI e dell’Istituto Ernesto de Martino sono state registrate con Roberto Leydi, Gianni Bosio, Sandra Mantovani, ecc.. Numerose anche le registrazioni di assemblee e riunioni del gruppo. Molte anche le testimonianze registrate per la ricostruzione della storia interna del gruppo.

Altro gruppo di nastri riguarda la storia della rivista “Primo maggio” (Testimonianze di Cesare Bermani, Paolo Bertella Farneti, Sergio Bologna, Bruno Cartosio, Gianni Crespi, Primo Moroni, Domenico Potenzoni, Marco Revelli, Cosimo Scarinzi) e la sua vita redazionale nel 1985 (si veda in proposito Cesare Bermani e Bruno Cartosio, Dieci anni di «Primo Maggio», in «Primo Maggio», Milano, inverno 1983-1984, n. 19-20, pp. 3-27).

Tra i materiali di lavoro politico sulle fabbriche svolto da “Primo Maggio” ha organicità quello sull’Innocenti (5 nastri registrati tra l’aprile e il maggio 1976, per complessive 8 ore circa). Per questa ricerca si veda Testimonianze operaie (Innocenti). In «Primo maggio». Milano, n. 7, [luglio 1976], pp. 84-94. Sono pure stati registrati tra il 1976 e il 1982 testimonianze sull’Alfa Romeo di Arese, tra cui un incontro del giugno 1980 con lavoratori del Plakat.

In questo gruppo di nastri sono pure conservati materiali per la formazione degli insegnanti di storia delle 150 ore (ricordo in particolare il seminario organizzato da “Primo Maggio” e dalla Calusca nell’ottobre 1976).

Altri materiali riguardano l’Università Verde (conferenza di Sergio Bologna e Luigi Mara su ecologia e salute dei lavoratori e seminario di 9 ore complessive su “Movimenti ed ecologia” di Sergio Bologna) e La Libera Università Milanese e del suo Hinterland (Lumhi: due seminari sul “lavoro autonomo” e sul “revisionismo storico”).

3. Nastri registrati a Bergamo e provincia, con qualche puntata a Brescia, in Brianza, nel Comasco e in Valtellina

I nastri registrati a Bergamo e provincia, spesso raccolti con la collaborazione di Sandra Boninelli, sono 30. Oltre al capoluogo sono state toccate le seguenti località: Zogno, Cortenuova, Caprino Bergamasco, Locatello, Crespi d’Adda, Seriate, Gorlago, Azzano S. Paolo, Cavernago, Ghisalba, San Vigilio.

Il materiale riguarda anzitutto il canto popolare e sociale. Vi sono alcuni nastri di eccezionali portatrici quali Palma Facchetti e Enrica Donadoni Calvi (registrata a Sesto San Giovanni, ma di Zogno). La ricerca sul canto sociale è stata anche condotta a Cortenuova, Gorlago, Cavernago, San Vigilio e Bergamo, con particolare riferimento alle canzoni di filanda e garibaldine.

Altri materiali riguardano:

-alcune canzoni degli M-L bergamaschi (gennaio 1968);

-il lavoro di filanda (San Vigilio, Bergamo, Gorlago, Crespi d’Adda);

-la stregoneria popolare (Locatello);

-la religiosità popolare (Azzano San Paolo);

-i militanti politici di base (in particolare va segnalata la lunga conversazione con Ernesto Frigerio, operaio della Dalmine e già militante del Partito d’Azione);

– varie manifestazioni politiche avutesi a Bergamo e provincia tra il 1978 e il 1980, epoca di registrazione cui risalgono quasi tutti i nastri (a eccezione di 6, che risalgono al periodo 1964-1968).

Quasi tutto questo materiale è stato registrato assieme a Sandra Boninelli. I risultati di una giornata di ricerca alla Filati Lastex, assieme a Luisa Betri, sono conservati nel Fondo Istituto Ernesto de Martino (si veda anche il Fondo Mimmo e Sandra Boninelli). Quest’ultimo materiale è servito per il disco Bergamo Redona. Filati Lastex alla riscossa. Ricerca in una fabbrica occupata 22 novembre 1974/4 luglio 1975, A cura del Consiglio di fabbrica della Filati Lastex, Milano, Archivi sonori a cura dell’Istituto Ernesto de Martino, SdL/AS/12. novembre 1975. Si veda anche Cesare Bermani, Nuove forme di comunicazione popolare in fabbrica. In Cesare Bermani, Diego Carpitella, Pietro Clemente, Roberto Leydi, Marco Mattolini, Antonio Milani, Luigi Tassinari, Tradizioni popolari e ricerca etnomusicale. Il Convegno del Centro Flog, a cura di Omar Calabrese e Eliana Pilati. Rimini-Firenze, ARCI Centro Flog – Guaraldi editore, 1976, da pp. 59-69.

Per quel che concerne le altre località della Lombardia sono state toccate, si segnala: un nastro con canti sociali registrato al Gruppo culturale Antonio Banfi di Brescia nel gennaio 1964, dopo una conferenza sui canti antifascisti clandestini e le canzoni della Resistenza; tre nastri registrati a Costa Masnaga (Como), in Brianza, con canti popolari e sociali, in occasione delle ricerche condotte “a latere” del seminario di Inverigo tenutosi nel luglio 1964; due nastri con canti di contrabbandieri e con momenti della festa della “pesa vègia” a Bellano il 5 gennaio 1967 (altri materiali sono stati registrati in quell’occasione da Gianni Bosio e sono conservati nel Fondo Ida Pellegrini). Sono conservati in copia i materiali raccolti nell’ambito della “ricerca Adda” da Cesare Bermani e Maria Luisa Betri, che sono già stati analiticamente descritti a suo tempo e che riguardano Cassano d’Adda, Rivalta, Teglio e altre località della Valtellina.

4. Nastri registrati in varie località della provincia di Teramo, ma prevalentemente nel Comune di Castellalto, con qualche puntata in altre località abruzzesi della provincia di Chieti, della provincia dell’Aquila e della provincia di Pescara.

Questo quarto gruppo comprende:

99 nastri sono stati registrati in provincia di Teramo: 77 nel comune di Castellalto (Zaccheo 62, Petriccione l, Ripattone 3, Casemolino l, Villatorre 8, Bellante 2), 6 a Giulianova, 3 a Roseto degli Abruzzi, 2 a Caprafico, 1 a Tordinia, l a Collevecchio, 2 a Cerqueto, 5 a Castiglione Messer Raimondo, 1 alla Specola, 1 a Sant’Omero;

-7 sono stati registrati nella provincia di Chieti: 2 a Chieti, l a Villamagna, l a Tollo, 1 a Francavilla, 2 a Vasto;

-3 sono stati registrati in provincia de L’Aquila: 2 a Villalago e 1 a Cocullo;

-2 sono stati registrati in provincia di Pescara, a Villa Badessa.

Alla raccolta su nastro vanno aggiunte 2 cassette Dat registrate a Roseto degli Abruzzi nel luglio 2008, per un totale di oltre 150 ore di registrazione.

I canti raccolti in questa ricerca effettuatasi tra il 1964 e il 1978 sono l’espressione della situazione di strati contadini -mezzadri e coltivatori diretti, più che braccianti – negli anni Sessanta, quando era ancora possibile in più di un’occasione, quantomeno nella prima parte di quel decennio, sentire cantare durante i lavori agricoli (monda del grano, mietitura, vendemmia, raccolta granoturco, delle olive, dei pomodori, ecc.). I canti che tradizionalmente erano stati appresi come legati a quei lavori – anche se spesso ormai solo memorizzati – erano ancora un fatto vivo, e bastava organizzare una seduta di registrazione perchè fluissero copiosamente. Il repertorio raccolto è quindi vario e ricco, caratterizzato dalla compresenza di canzoni narrative, di canzoni enumerative e iterative, canti lirici monostrofici, di canzoni da foglio volante. Modesto è invece il repertorio sociale e politico, anche se non assente. Assai consistente invece quello di argomento religioso che comprende canti liturgici e paraliturgici, leggende moraleggianti e agiografiche, canti di questua o legati a sacre rappresentazioni, ninne-nanne, preghiere cantate e storie piuttosto recenti di santi diffuse su fogli volanti e in qualche caso su dischi reperibili presso i santuari meta di pellegrinaggi. Materiali provenienti da questo gruppo di nastri sono pubblicati in dischi: Canti religiosi abruzzesi trasmessi da Nicolina Del Sordo e altri di Zaccheo, Teramo, I Dischi del Sole, ds 39, 1965; Italia le stagioni degli anni ’70 nei documenti originali di tutte le regioni italiane disposti secondo le stagioni, le funzioni e le forme proprie alla cultura orale di base e d’intervento, a cura di Sandro Portelli. Milano, I dischi del sole, DS 508/10 – DS 511/13, 1971; Camicia rossa. Antologia della canzone giacobina e garibaldina, cit.).

Altri canti reperiti in questa ricerca sono invece serviti incrementare le attività di riproposta del Nuovo Canzoniere Italiano (Spettacolo Ci Ragiono e Canto. Rappresentazione popolare in 2 tempi su materiale originale curato da Cesare Bermani e Franco Coggiola. Regia di Dario Fo. Prima dello spettacolo a Torino, Teatro Carignano, sera del 16 aprile 1966; disco Ci ragiono e canto, I Dischi del Sole, DS 119/121; Giovanna Marini. Chiesa chiesa, I Dischi del Sole, DS 149/151, ottobre 1967)

In questo gruppo di nastri non mancano delle esecuzioni bandistiche ma sono soprattutto numerose le esecuzioni di “ddu botte”.

Ben documentate anche la festa di San Donato a Castiglione Messer Raimondo (altri materiali nel Fondo Ida Pellegrini), 22 agosto 1973; il pellegrinaggio a Villalago, 22 agosto 1976; la rappresentazione del lupo a Villamagna, 29 agosto 1976; la festa dei serpari a Cocullo, 5 maggio 1978; la festa della Madonna di Porto Salvo a Giulianova, 23 agosto 1966-1970-1973.

Un’apposita puntata di registrazione è stata fatta tra la comunità greco-ortodossa di origine albanese di Villa Badessa (19 agosto 1975). Un’altra tra i testimoni di Geova di Roseto degli Abruzzi (26 agosto 1972).

La parte più consistente di questo gruppo di nastri riguarda però racconti di magia e testimonianze sul mondo magico. Questi materiali sono stati utilizzati per un lavoro ancora inedito nel quale si cerca di ricostruire il funzionamento di quello che si è ritenuto di potere chiamare il “sistema delle streghe”: “Sott’acqua e sotto vento alla noce di Benevento”. Analisi del mondo magico di un paese dell’Abruzzo teramano.

Numerose anche le testimonianze su “miracoli”, ecc. Un CD dedicato alla religiosità popolare in Abruzzo, dal titolo Il paese di San Domenico, basato sui materiali di questo Fondo, è stato pubblicato nel 2016 allegato alla rivista «Il de Martino».

Per quel che concerne i militanti politici di che è registrato in questa zona, ricorderemo l’anarchico Lidio Ettorre di Giulianova, amico di Antonio Gramsci, Virgilio Cipollone di Chieti, che ha dato un’interessante testimonianza sul teatro di massa, Domenico Troilo di Gessopalena, che ha dato uno spaccato della resistenza in Abruzzo.

Le registrazioni sono state tutte effettuate tra il 1963 e il 1978, tranne una conversazione del 1957 sulle streghe con Elettra Mincarelli, una puntata a Cocullo il 3 maggio 2000 (5 ore di registrazione) e a Gessopalena il 6 maggio 2000 (2 ore del cit. colloquio con Troilo).

5. Nastri registrati occasionalmente o per brevi puntate di ricerca in altre località d’Italia

Questo quinto gruppo è formato da 39 nastri, che sono per lo più il prolungamento di interessi già evidenziati e che non rientrano in particolari ricerche condotte su tutto il territorio nazionale.

Essi possono essere così suddivisi:

Nastri sul canto popolare e sociale, le feste popolari, le storie di vita: 28

1 registrato a Bolzano (Festa della sinistra di classe, 30 maggio 1976);

-1 registrato ad Arzignano e un altro a Molino, due località della provincia di Vicenza (breve puntata di ricerca sul canto popolare e sociale in una zona “bianca”, con ottimi risultati) nel 1964, masterizzata in 2 CD, circa un’ora di registrazione;

-2 registrati a Verona (repertorio sociale di alcuni militanti di base e funzionari socialisti e comunisti) nel 1964, masterizzato in un CD, circa 40 minuti;

-1 a Chiavari nel 1964 (storia di vita e repertorio sociale di Paolo Castagnino) , masterizzato in 1 CD, 30’ circa;

-2 registrati a Cavi di Lavagna .(repertor:io di canto sociale di Agostino Vibia)masterizzato in 2 CD, per un’ora e 40’ circa

-1 registrato a Parma (storia di vita e repertorio di canto sociale di Franco Boni, “Monello”, 19 settembre 1982), masterizzato in 3 CD, per 3 ore circa;

-2 registrati a Modena nel 1964 (canti goliardici);

-1 registrato a Reggio Emilia contiene canzoni della Confit (19 novembre 1975);

-2 registrati a Tonco in provincia di Asti (momenti della Festa dei coscritti, legata al rito del tacchino, 15 gennaio 1967, masterizzati in 2 CD per ore 2 circa ;

– altri materiali in Fondo Ida Pellegrini e in Fondo Istituto Ernesto de Martino; in Istituto è anche conservato un filmato di Giuseppe Morandi);

-1 registrato a Carrara e Pisa fissa il repertorio sociale di Alfonso Failla e altri militanti anarchici (registrazioni di Roberto Leydi e Gianni Bosio, 1962), masterizzato in due CD per un’ora e mezza di registrazione;

-1 registrato a Ravenna da Roberto Leydi nel 1963 contiene l’esecuzione di Caserio passeggiava per la Francia di Enrico Bazzoni;

-5 registrati a Piombino da E. Kanzov e B. Geissler raccolgono il repertorio di canto sociale dell’anarchico Pietro Bianconi e la storia di vita della sua compagna Giulia Bianconi (1981) ;

-3 registrati a Roma: 6 ottobre 1966, zampogna e ciaramella di Castelnuovo Volturno; Osteria del Baffetto, 2 dicembre 1973, due inglesi eseguono Ma che me frega; Torrenova, contrasto in ottava rima tra un militante del PCI e un marxista-leninista, 6 gennaio 1970, copia di nastro registrato da Sandro Portelli);

-1 contenente la produzione di canti fascisti della rivolta di Reggio Calabria (materiale raccolto da dischi), masterizzato in due CD, per un’ora circa;

-1 registrato a San Demetrio nel settembre 1974 da ricercatori dell’Istituto di Folklore di Tirana tra i calabro-albanesi.

-1 (masterizzato in CD ), registrato a Torino nel 1971 con le canzoni di “Potere operaio” (40’)

Riguardo al Veneto va segnalato che sono presenti nell’Archivio 9 CD in copia, registrati il 23 settembre 1973 da altri ricercatori (Gualtiero Bertelli, Teodolinda Caorlin. Benno Simma e Maria Boccanegra per la raccolta dei pomodori; Alberto D’Amico, Mina Mulatero e Renzo Bonometto). Questa ricerca sulle raccoglitrici di pomodori e sulle lavoratrici del tabacchificio di Anguillara Veneta sono conservati in originale presso la Società di Mutuo Soccorso Ernesto de Martino. Le copie su CD sono servite per il lavoro di montaggio del CD Veneto. E d’Anguillara siamo. Anguuillara Veneta, 22 settembre 1973. Una ricerca sul campo del Nuovo Canzoniere Veneto, a cura di Antonella De Palma e Cesare Bermani , Udine, CD Nota 543, [10 giugno] 2005.

Inoltre materiali sul canto popolare lirico a Cordenons, raccolti da Maria Teresa Pagotto Borghero tra l’autunno 1963 e la primavera 1964 (2 CD presenti pure nell’archivio dell’Istituto Ernesto de Martino di Sesto Fiorentino e della Società di Mutuo soccorso Ernesto de Martino di Venezia. I nastri originali sono conservati da Maria Teresa Pagotto). L’area prersa in esame è stata quella di Cordenons, grosso borgo confinante al Nord-Est con Pordenone, confine linguistico tra due linguaggi, il Veneto e il Friulano. I testi sono stati raccolti i per documentare lo stato di salute della tradizione lirica ladina in una zona fortemente minacciata sia dalla presenza secolare della lingua e della cultura veneta (il territorio apparteneva dal 1537 alla Serenissima), sia dalla sempre maggior affermazione della lingua nazionale (dopo la III guerra d’Indipendenza). Registrazione di parte del materiale con un piccolo apparecchio Geloso. Allo scopo di “accessoriare” i testi poetici, con le melodie su cui sono stati cantati (due piccoli studi sono stati pubblicati dalla Biblioteca Civica di Pordenone).

Nastri riguardanti le lotte operaie e bracciantili: 12

5 riguardanti i fatti della Fiat nel 1980 (2 registrati ai cancelli; 3 con la cronaca della lotta dovuta a Radio Black Out di Milano). Il grosso del materiale riguardante i fatti della Fiat è raccolto nel Fondo Istituto Ernesto de Martino, a Sesto Fiorentino.

– 1 riguardante i fatti di Bologna del 1977;

– 1 registrato a Reggio Emilia contiene materiali sull’occupazione delle Reggiane (reg. ottobre 1975);

– 1 registrato a Firenze (occupazione delle Murate a Firenze, novembre 1976, registrazione di anonimo di Radio Popolare di Milano);

– 3 registrati a Roma : Stazione Termini, febbraio 1973, sciopero nazionale; testimonianza di Graziella Bastelli sulle lotte a Roma nel 1977 (14 marzo 1997); altro nastro sulle lotte del 1977 all’Università

– 1 registrato a Tricase e Galatina, paesi della provincia di Lecce (materiali riguardanti nel primo caso l’eccidio di Tricase del 1936; nell’altro caso dei “miracoli”, registrazioni dell’agosto 1980), masterizzato in 1CD di 40’ circa;

– 1 registrato a Brindisi (manifestazione del 15 agosto 1980).

Nastri riguardanti il mondo magico

Sono da considerarsi un prolungamento delle ricerche sul mondo magico abruzzese

In un CD sono masterizzate testimonianze sul mondo magico del Lodigiano, Frusinate, Toscana e Friuli.

Su nastro registrazioni sul mondo magico padano, di Orgosolo e di altri paesi sardi, della Puglia, della Calabria (qui il materiale ha una certa consistanza) e della Sicilia.

Sono da aggiungersi gli atti di due Convegni sul mondo magico, tenutisi a Piàdena (seminario «Le trasformazioni della comunità contadina nella Padana irrigua», con relazione di Cesare Bermani «Il mondo magico in un paese dell’Abruzzo», 1 dicembre 1968) e a Sibari (giugno 1986).

Trattasi complessivamente di una ventina d’ore di materiale.

6. Nastri appartenenti a ricerche monografiche che hanno richiesto un’estensione dell’indagine a disparate località del territorio nazionale

Nel Fondo Cesare Bermani le ricerche monografiche di questo tipo sono numerose.

a) Canto sociale

Per quanto attiene al canto sociale e popolare sono state condotte varie ricerche comparative, che hanno richiesto l’estensione della ricerca a più regioni. Le ricerche hanno riguardato in particolare la canzone de “La Boje!” (L’Italia l’è Malada), Giovinezza (raccolta di cinquanta parodie antifasciste cantate su questa melodia), Mamma mia dammi cento lire (studio sull’origine e trasformazione della canzone sulla base di trenta versioni registrate), le carrozze son già preparate( ampliamento ed elaborazione di un precedente tentativo di Gianni Bosio per razionalizzare la canzone) , Bella ciao (estesa ricerca contenuta in quattro quaderni sulle origini e trasformazioni del canto, il suo autore e la sua diffusione), L’Internazionale (che ha dato luogo a un libro nel quale si approfondisce l’ambiente sociale e politico dove vissero i suoi autori e si segue dalle origini la diffusione del canto prima in Francia e poi in tutto il mondo, con particolare riferimento all’Italia, inedito), La Marsigliese e le sue derivazioni in Italia (raccolta di numerosi canti che hanno come modello questa canzone).

Tutti questi materiali sono in uno stato di elaborazione definitivo o comunque molto avanzato, sono tutti rimasti inediti.

Anche tutte le ricerche sul canto sociale garibaldino, anarchico, socialista e comunista hanno richiesto l’estensione della ricerca a tutto il territorio nazionale, e ciò è ben documentato dall’Archivio complessivo dell’Istituto Ernesto de Martino. Per quanto concerne il presente Fondo la ricerca si è spinta in più regioni soprattutto per quanto riguarda il canto garibaldino e il canto anarchico.

Per conoscere meglio questo lavoro rimando a: “Guerra guerra ai palazzi e alle chiese”. Saggi sul canto sociale. Roma, Odradek, Marzo 2003; Non più servi, non più signori. “L’Internazionale”raccontato da Cesare Bermani. Roma, Elleu Multimedia, 2005.

b)Arrendersi o perire, Le giornate del 25 aprile”

Anche le registrazioni utilizzate per l’allestimento disco Arrendersi o perire, Le giornate del 25 aprile, a cura di Giovanni Pirelli, Milano, Edizioni del Gallo, del Sole, DS 107/9, hanno richiesto l’estensione della ricerca a Veneto, Emilia, Liguria, Piemonte e Lazio. Trattasi sostanzialmente di una raccolta di voci celebri, più che di testimonianze. Infatti i testimoni leggevano schede stese da Giovanni Pirelli. Il lavoro di registrazione condotto quasi integralmente da Cesare Bermani, ma con l’apporto anche di Dante Bellamìo, è tutto in copia o in originale nel Fondo Bermani. Tra le altre sono state registrate le voci Sandro Pertini, Lelio Basso, Pietro Secchia, Walter Audisio, ecc.

Interessanti le articolate testimonianze di Renato Giorgi e di Ena Frazzoni, registrate da Dante Bellamìo.

Il fondo è digitalizzato per complessive 5 ore e mezza di registrazione.

c) Storia del Partito comunista

Nel Fondo vi è anche una consistente serie di testimonianze di importanti dirigenti del PCI, sulla storia del partito sino alla Liberazione. Le registrazioni, effettuate a Roma, Vercelli, Borgosesia, hanno tra gli altri riguardato Salvatore Cacciapuoti, Camilla Ravera, Umberto Massola, Amerigo Clocchiatti, Vittorio Vidali, Vincenzo Moscatelli, Umberto Terracini, Teresa Noce, Francesco Leone, Alfonso Leonetti, Nicola Cilla. Estese ricerche sono state condotte sulla vita di singoli militanti.

d) Antonio Gramsci

Per quel che concerne Antonio Gramsci, al fine di ristabilire un’immagine più credibile di lui in quanto uomo e militante, dopo le molte deformazioni di tipo agiografico, sono stati registrati molti suoi collaboratori tra il 1966 e il 1989: Carlo Venegoni, Battista Santhià, Michele Salerno, Alfonso Leonetti, Pia Carena, Giorgio Carretto, Teresa Noce, Andrea Viglongo, Maurizio Garino, Giovanni Casale, Lidio Ettorre, Carlo Boccardo, Giuseppe Frongia, Umberto Terracini, Camilla Ravera, Aldo Magnani. Luoghi di registrazione: Milano, Varese, Novara, Torino, Roma, Giulianova, Reggio Emilia.

Trattasi complessivamente di 28 sedute di registrazione, solo parzialmente masterizzate.

Registrazioni con collaboratori di Antonio Gramsci sono conservate anche nel Fondo Ida Pellegrini (registrazioni effettuate da Gianni Bosio di Alfonso Leonetti, Gino Castagno, Carlo Boccardo, Pia Carena e Camilla Ravera) e nel Fondo Istituto Ernesto de Martino ( registrazioni di Mimma Paulesu e di Franco Coggiola) e nel Fondo Collettivo di ricerca del Circolo Gianni Bosio di Roma.

Per un elenco completo di queste registrazioni si veda “Testimonianze su Antonio Gramsci” in «Il de Martino», Milano, n. 3, 1994.

Questa ricerca ha dato luogo alla pubblicazione del volume Istituto Ernesto de Martino, Gramsci raccontato. Testimonianze raccolte da Cesare Bermani, Gianni Bosio e Mimma Paulesu Quercioli, a cura di Cesare Bermani. Roma, Edizioni Associate, novembre 1987; e all’Archivio sonoro Antonio Gramsci da Torino operaia al carcere di Turi. Saggio sonoro a cura di Cesare Bermani, Franco Coggiola, Mimma Paulesu Quercioli. Cassetta AS 13 allegata al volume citato; e si veda ora questo saggio ampliato riportato in due CD allegati al volume Cesare Bermani, Gramsci gli intellettuali e la cultura proletaria. Milano, Colibrì, 2007.

e) Giacomo Matteotti

Su Giacomo Matteotti sono conservate in questo Fondo parte delle testimonianze raccolte da Bermani assieme a Maria Luisa Betri per l’allestimento del disco Povero Matteotti. Il risveglio antifascista del ’24 e l’Aventino, a cura di Maria Luisa Betri e Anna Maria Ciniselli. Milano, Edizioni Bella Ciao, I Dischi del Sole, DS 313/15, 1975. In quell’occasione sono state fatte registrazioni a Fratta Polesine e a Villa Marzana in provincia di Rovigo, di Gattinara e Vercellese , Milano e Roma.

Nel Fondo sono conservate estese testimonianze di Giancarlo Matteotti, Cesare Musatti, Lelio Basso e Alfonso Leonetti.

Altri materiali utilizzati per quel disco sono conservati nel Fondo Istituto Ernesto de Martino.

f) Giuseppe Di Vittorio

Su Giuseppe Di Vittorio sono invece contenute testimonianze di Diego Carpitella, Teresa Noce e Vittorio Foa. Le ultime due sono state utilizzate per il disco Il sole è fatto rosso, a cura di Maria Luisa Betri e Franco Coggiola. Milano, Edizioni Bella Ciao, I Dischi del Sole, DS 316/18, 1978.

g) Emilio Colombo (“Filopanti”)

Anche per la ricostruzione della vita di Emilio Colombo (“Oreste Filopanti”) , importante organizzatore degli anni Dieci del Novecento del Sindacato Ferrovieri, poi divenuto ministro durante la “zona libera” in Ossola, del quale esistono più testimonianze sue su momenti della propria vita, si è dovuto raccogliere testimonianze sia nel Novarese che a Milano.

h) Giuseppe Rimola

Una lunga ricerca è stata condotta dal 1964 su Giuseppe Rimola (1904-1938), militante comunista che divenne uno dei segretari del Kjm (Internazionale Giovanile comunista) e venne fucilato in Unione Sovietica nel marzo 1938.

E’ servita per la stesura della sua biografia: “Vita e morte di Giuseppe Rimola militante della classe operaia” in “Archivi e storia”, n. 19-20, gennaio-dicembre 2002 [ma ottobre 2003].

k) Corrado Bonfantini – Le Brigate Matteotti

Su Corrado Bonfantini, oltre a due sue testimonianze (due nastri per un ora e mezza circa), ricorrono in molte testimonianze di militanti comunisti e socialisti dei ricordi.

Questo materiale è stato utilizzato per il volume di Cesare Bermani, Il «rosso libero». Corrado Bonfantini organizzatore delle brigate «Matteotti». Milano, Fondazione Anna Kuliscioff, stampato da Arti Grafiche Garzanti Verga srl, 1995 e per il saggio “L’Ufficio Difesa del PSIUP e la riorganizzazione delle Brigate Matteotti (1945-1946)” In «l’Impegno», Borgosesia, Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Vercelli «Cino Moscatelli», a. XVI, n. 2, agosto [ma settembre 1996].

Sono 23 i CD riguardanti le Brigate Matteotti, per ore di registrazione 28, registrati tra il 1971 e il 2000.

Trattasi di testimonianze di Flavia Tosi, Vittorio Galeone (“Ivo”), Vittorio Franco, Franesco Giordano, Gianni Alasia sulle Brigate Matteotti in Piemonte e in Lombardia.

Gran parte dei nastri sono interviste con Flavia Tosi, staffetta del CVL e dell’Organizzazione Fornara, raccolti per un’eventuale sua biografia.

Altre notizie sull’azione delle Matteotti a Milano e in particolare sulle formazioni anarchiche Bruzzi e Malatesta sono presenti nei nastri che riguardano la vicenda di Aldo Pomati (vedasi in particolare la testimonianza di Armando Rossi, utilizzata per la mia relazione Le Brigate Matteotti «Bruzzi-Malatesta» tenuta al Convegno «le brigate Matteotti “Bruzzi-Malatesta” e il contributo degli anarchici libertari alle Resistenza 1943-1945». Giornata di studi organizzata dalla Fondazione Anna Kuliscioff in collaborazione con il Centro Studi Libertari Archivio G. Pinelli. Milano, Circolo De Amicis, via de Amicis 17, sabato 8 aprile 1995.

i) Una ricerca su Ernesto de Martino e il Partito del lavoro è stata effettuata assieme a Franco Coggiola nel 1996. Il materiale è contenuto in alcuni nastri e alcune cassette (15-20 ore di registrazione).

Sui rapporti di Ernesto de Martino con Cantacronache sono stati registrate delle testimonianze di Sergio Liberovici, Emilio Jona e Michele L. Straniero.

l) Gianni Bosio – Il Nuovo Canzoniere Italiano

Molte persone sono state lungamente intervistate tra il 1971 e il 1997 a Milano, Pisa, Piàdena, Bergamo, Orta, Acquanegra sul Chiese, Torino per la ricostruzione della biografia di Gianni Bosio e per documentare la storia del Nuovo Canzoniere Italiano (tra esse Renzo Aristolao, Lelio Basso, Dante Bellamìo, Cesare Bermani, Maria Luisa Betri, Franco Catalano, Franco Coggiola,Gioietta Dallò, Ivan Della Mea, Luciano Della Mea, Maurizio Del Ton, Marco Gervasoni, Roberto Leydi, Sergio Liberovici, Clara Longhini, Giulio Maccaccaro, Sandra Mantovani, Tullio Savi, Riccardo Schwamenthal, Carletto Strada, Michele L. Straniero, Silvio Uggeri, Archinto Usberti, Mariolina Vailati, Carlo Felice Venegoni, Vanni Zanella).

Di Gianni Bosio esistono anche interventi in riunioni del Nuovo Canzoniere Italiano e una lunga conversazione tra lui e Roberto Leydi per la stesura dell’introduzione del volume Canti sociali italiani (si veda L’autonomia del canto sociale. Conversazione tra Gianni Bosio e Roberto Leydi. Milano, novembre 1963 in «Il de Martino», Milano, n. 1, novembre 1992 [ma dicembre 1992]). Trattasi di 13 CD

Sono inoltre presenti convegni, seminari e manifestazioni su di lui: Milano, Circolo De Amicis, 20 novembre 1971 (Cesare Bermani, Gaetano Arfé, Franco Della Peruta); Parma, 14 settembre 1973, inaugurazione mostra Edizioni Avanti! (Michele Fraschetti, Gaetano Arfé, Riccardo Lombardi); Mantova, Teatro del Bibiena, 3-4 ottobre 1975, “Ieri Bosio oggi”; Milano, 23 ottobre 1992, Facoltà di scienze politiche, seminario «Attualità di Gianni Bosio» (Cesare Bermani, Sandro Portelli, Ivan della Mea e Attilio Mangano);

Trattasi di materiale registrato tra il 1963 e il 1997, utilizzato per le seguenti pubblicazioni: Introduzione a Gianni Bosio, Il trattore ad Acquanegra. Piccola e grande storia in una comunità contadina, a cura di Cesare Bermani. Bari, De Donato, settembre 1981; Introduzione a Gianni Bosio, Scritti dal 1942 al 1948. Da «Noi giovani» a «Quarto Stato», a cura di Cesare Bermani. Mantova, Gianluigi Arcari editore/Piàdena-Lega di Cultura, ottobre 1981; Gianni Bosio «intellettuale rovesciato». Relazione al Convegno «Bosio oggi». Mantova, 3-5 ottobre 1975. In Bosio oggi: rilettura di un’esperienza, a cura di Cesare Bermani. Mantova, Provincia di Mantova, Biblioteca Archivio – Casa del Mantegna – Istituto Ernesto de Martino, dicembre 1986; Gianni Bosio «intellettuale rovesciato»: l’organizzazione di cultura come supporto alla rifondazione della politica. Relazione al seminario «Attualità di Gianni Bosio» (Milano, Facoltà di Scienze Politiche, 23 ottobre 1992). In «Il de Martino», Milano, n. 1, novembre 1992 [ma dicembre 1992]; Cronologia della vita e delle opere di Gianni Bosio. In Gianni Bosio, L’intellettuale rovesciato. Interventi e ricerche sulla emergenza d’interesse verso le forme di espressione e di organizzazione «spontanee» nel mondo popolare e proletario (gennaio 1963 – agosto 1971). Milano, Istituto Ernesto de Martino/ Jaca Book, luglio 1998[ma settembre 1998]; Dalla cultura contadina alla cultura urbana. Introduzione al reprint Il Nuovo Canzoniere Italiano dal 1962 al 1968. Milano, Mazzotta – Istituto Ernesto de Martino, novembre 1978; Una storia cantata. 1962-1997: Trentacinque anni di vita del Nuovo Canzoniere Italiano / Istituto Ernesto de Martino. Milano, Jaca Book / Istituto Ernesto de Martino, 1997

m) Giovanni Pirelli

In collaborazione con Diane Weill è stata anche condotta una ricerca che mettesse a fuoco la personalità di Giovanni Pirelli, scrittore e militante d’estrema sinistra. Il lavoro è sfociato nel saggio biografico di Diane Weill-Ménard, Vita e tempi di Giovanni Pirelli. Milano, Linea d’Ombra, 1994. La ricerca, iniziata nel 1984, è stata continuata anche dopo l’uscita del volume sino a oggi. Nel Fondo – masterizzato in 17 CD per complessive 16 ore di registrazione – sono conservate testimonianze raccolte a Varese, Milano, Parigi, Roma (Jacques Charby, Aldo Aldovrandi, Marinella Pirelli, Cesare Bermani, Franco Borelli, Gioietta Dallò, Piero Malvezzi, Luigi Nono, Donato Barbone, Stefano Merli, Luciano della Mea, Franco Fortini Roberto Giammanco, Elena Pirelli Brambilla, Mario Pondero, Giovanni Jervis).

Il fondo racchiude anche altre complessive 10 ore di registrazione contenenti: una registrazione effettuata da Giovanni Pirelli e Luigi Nono con Franco Platania e Luciano (operai della Fiat, allora di “Lotta continua”) su suoni e lotta di fabbrica (7 maggio 1971); la giornata su “La politica di Giovanni Pirelli attraverso i suoi libri per ragazzi”(Milano, Libreria dei ragazzi 10 luglio 1973); la manifestazione “in memoria di Giovanni Pirelli” organizzata a Milano dall’Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione il 24 gennaio 2003, nel corso della quale parlarono, tra gli altri, Oscar Luigi Scalfaro, Ennio Staiano, Sergio Cofferati; Il Convegno “Giovanni Pirelli un industriale nella Resistenza”, tenutosi a Trento, nella sala Aurora di Palazzo Trentini e a Borgo Valsugana, biblioteca di via XXIV maggio 7, il 17 e 18 aprile 2008, con relazioni e interventi, tra gli altri, di Donato Barbone, Maria Margherita Scotti, Gabriella Solaro, Cesare Bermani, Mario Bernardo, Gian Luigi Bozza.

n) Danilo Montaldi

Sono qui raccolti i materiali di importanti seminari e presentazioni tenuti su di lui e la sua opera e per la precisione: Milano, Centro Sociale Scaldasole, 1 febbraio 1992, seminario (Arturo Peregalli, Antonio Pagliarone, Franco Fiameni, Cesare Bermani, Primo Moroni, Sergio Bologna); Cremona, Kavarna, 17 novembre 1994 presentazione del libro «Bisogna sognare» (Franco Fiameni, Cesare Bermani, Franco Fiameni, Carlo Amore); Napoli, 17 dicembre 1996. Giornata di Studi (Michele Fatica, Luigi Cortesi, Roberto Migliavada, Cesare Bermani e Luigi Parente); Brescia, Fondazione Micheletti, 26 maggio 2001, presentazione del Carteggio Montaldi-Guerreschi, 26 maggio 2001 (Gianfranco Fiameni, Sergio Bologna, Pier Paolo Poggio, Cesare Bermani); Cremona, Centro culturale san Vitale, seminario di studi (Angela Bellardi, Renato Rozzi, Gianfranco Fiameni, Sergio Bologna, Alessandro Pizzorno, Pier Paolo Poggio, Mauro Ferrari, Ennio Abate, Alessandro dal Lago, Massimo Capitti).

Inoltre è stata registrata una lunga testimonianza con i suoi collaboratori Ughetta Usberti e Franco Fiameni (Cremona, 13 gennaio 1994).

o) Raniero Panzieri, “Quaderni Rossi”, “Classe operaia”

Su Panzieri e “Quaderni Rossi” vi è una testimonianza di Dario Lanzardo (24 giugno 1993) e una conferenza con la partecipazione di Aldo Rovatti, Dario Lanzardo, Maria Meriggi, Roberta Tommasini, Antonio Negri (Milano, 27 aprile 1976). (2 ore e 40’)

Su “Classe operaia” si veda la lunga intervista con Sergio Bologna, citata sotto.

p) Sergio Bologna

Di Sergio Bologna esistono in archivio numerose conferenze, seminari e ricerche.

q) Lo sciopero dei “cinquanta giorni” – L’occupazione delle fabbriche – La “battaglia di Novara” contro i fascisti

La ricerca sullo sciopero dei “cinquanta giorni”, estesasi dal Novarese-Vercellese all’Alessandrino e al Pavese, ha portato a registrare un’importante testimonianza a Mortara, quella di Carlo Lombardi, organizzatore sindacale e deputato del PCI, riguardante la conduzione di quello sciopero in Lomellina e degli scioperi agricoli del 1947-1949.

Su questa ricerca è stato scritto un saggio, Lo sciopero dei Cinquanta giorni, sospeso nel 1970, completato nel 2002 e ora pubblicato nel volume Tutti o nessuno. Lo sciopero agricolo dei cinquanta giorni e l’occupazione delle fabbriche nel Biennio rosso a Novara (1919-1920). Milano, Shake edizioni, luglio 2005.

Sull’occupazione delle fabbriche nel Novarese e Vercellese sono state registrate numerose testimonianze per Il settembre a Novara. In 1920. La grande speranza. L’occupazione delle fabbriche in Italia. Numero speciale de «Il Ponte», Firenze, La Nuova Italia, 31 ottobre 1970, ora ripubblicato con poche aggiunte nel cit. Tutti o nessuno.

Egualmente si è fatto in vista della pubblicazione de La Battaglia di Novara (9 luglio – 24 luglio 1922). Occasione mancata della riscossa proletaria e antifascista. Milano, Sapere edizioni, dicembre 1972.

Questi materiali rientrano nel settore militanti di base nel Novarese.

r) ricerche sui contrabbandieri

Si segnala che una ricerca sui contrabbandieri ha portato alla registrazione di materiale nel Novarese (Cimamulera, Calasca e Druogno), nel Comasco (Bellano) e nella Valtellina (Teglio, Tirano).

Altri materiali sui contrabbandieri sono conservati nel Fondo Istituto Ernesto de Martino.

s) “Pagine di guerriglia”

Per questo lavoro si rimanda ai volumi omonimi e a quanto già detto in precedenza.

t) il lavoro volontario e coatto in Germania (anni 1937-1945)

Una ricerca prevalentemente condotta tra l’aprile 1988 e l’aprile 1991 è stata effettuata una ricerca sul lavoro volontario (Fremdarbeiter) nella Germania e nell’Austria naziste, allargatasi anche alle forme di lavoro coatto. Grazie al contributo della Hamburger Stiftung für Sozialgheschichte des 20. Jahrhunderts, è stato possibile raccogliere in copia registrazioni di altri ricercatori: di Silvia Pastorini dell’Istituto storico di Reggio Emilia (Primavera-Estate 1985, 5 sedute di registrazione per complessive 5 ore nelle località di Reggio Emilia , ma con testimone di Cavriago, Praticello, Cadebosco Sotto, Cadebosco Sopra. Si tratta di 3 testimonianze dirette di lavoratori emigrati in Germania tra il 1938 e il 1943; una testimonianza indiretta su un lavoratore emigrato in Germania tra il 1938 e il 1943, nel frattempo deceduto. Tutti costoro erano stati sorpresi in Germania dall’8 settembre 1943 e non avevano potuto

rientrare in Italia prima del 1945; una prima testimonianza di don Angelo Cocconcelli di Cavriago, che fu cappellano tra i Fremdarbeiter; una testimonianza indiretta di internato militare), di Mauro Mattozzi (registrazioni per complessive 3 ore di registrazione di due edili romani emigrati a Brema a lavorare come Fremdarbeiter nel 1941), di Francesco Selmin e Anita Pignataro (una seduta di registrazione di un’ora complessiva) con due lavoratori emigrati in Germania da Cinto Euganeo,Padova, da loro raccolta nel 1985); di Adolfo Scalpelli e Terez Marosi (6 testimonianze per complessive 4 ore di registrazione).

Aggiunte alle mie 77 sedute di registrazione, per il mio lavoro ho cosi potuto avvalermi di 92 sedute di registrazione, per complessive 111 ore circa di registrazione, più 3 testimonianze annotate e numerosi appunti di colloqui telefonici con con- giunti di lavoratori emigrati in Germania e ora deceduti, riguardanti:

a) 62 lavoratori emigrati in Germania o Austria tra il 1938 e il 1943 (14 biografie ricostruite con sole testimonianze indirette), di cui 15 rimasti in Germania perche sorpresi dall’8 settembre 1943 e 3 ritornati spontaneamente a lavorare dopo 1’8 settembre 1943; inoltre le interviste a Hans Deichmann, don Angelo Cocconcelli, Marinella Marinelli e Gino Vermicelli.

b) 28 internati militari oltre all’intervista a Egidio Baraldi.

c) 3 internati civili.

d) I lavoratore e 3 lavoratrici recatisi spontaneamente a lavorare rispettivamente a Brema e a Vienna dopo 1’8 settembre 1943 (2 biografie ricostruite per testimonianza indiretta}; I richiamato di leva, classe 1922, che ha preferito andare a lavorare in Germania.

e) I volontario arruolato nelle SS.

Le registrazioni e le interviste annotate fatte da me o dagli altri ricercatori hanno riguardato testimoni abitanti nelle seguenti località:

a) Piemonte:

Provincia di Novara: Novara (9, di cui 1 registrata a Orta}, Baraggia di Fontaneto d’ Agogna (ma registrata a Fontaneto d’Agogna}, Brolo di Nonio, Casale Corte Cerro, Cireggio, Cressa, Crusinallo (2, di cui 1 a Orta}, Fontaneto d’ Agogna (2}, Galliate, Gargallo (ma registrata a Borgomanero}, Gozzano, Grignasco (2}, Intra, Invorio Inferiore, Mergozzo, Miasino, Omegna (4, più una testimonianza annotata}, Orta (2}, Pisogno (2}, Prato Sesia (2}, Quarna (testimonianza annotata}, Romagnano Sesia (6}, San Maurizio d’Opaglio (2}, Serravalle Sesia, Silvera, Specchia di Boca, Villadossola (2, ma registrate a Orta e Novara}.

Provincia di Torino: Torino.

Provincia di Asti: Castiglione d’ Asti (ma registrata a Orta}, Magliano Alfieri.

b) Veneto:

Provincia di Belluno: Belluno, Cavarzano (ma registrata a Belluno}, Mel (ma registrata a Villa di Villa}, Ponte nelle Alpi (2}, Trichiana.

Provincia di Padova: Padova (2, ma I registrata a Ferrara}, Cinto Euganeo.

Provincia di Venezia: Venezia.

Provincia di Trieste: Trieste.

c) Lombardia:

Provincia di Brescia: Botticino Sera, Calvisano (ma registrata a Milano}.

Provincia di Cremona: Genivolta, Piàdena (3), Soresina (2).

Provincia di Mantova: Dosolo.

Provincia di Milano: Milano (2).

Provincia di Sondrio: Teglio (ma registrata a Biandrate, Novara).

d) Emilia:

Provincia di Bologna:

Bologna.

Provincia di Reggio Emilia: Reggio Emilia, Cadebosco Sopra, Cadebosco Sotto, Cavriago (2, ma registrate a Reggio Emilia), Guastalla (2), Luzzara (2, ma registrate a Guastalla), Praticello (2).

Provincia di Forlì: Forlì (ma registrata a Orta).

 e) Toscana:

Provincia di Pisa: Santa Croce su1l’ Arno (ma registrata a Orta). .f) Lazio:

Provincia di Roma: Roma (4, di cui 1 registrata a Orta). Sono state quindi toccate 64 località in 17 province di 6 regioni diverse.

A latere di questa ricerca di fonti orali, sono raccolte in archivio in originale o fotocopia unae serie di fonti che, pur essendo scritte, ben difficilmente potrebbero essere nettamente separate dalla cultura orale, altrettanto importanti per scandagliare la soggettività dei lavoratori emigrati in Germania e Austria:

  • a) stralci di lettere e lettere intere sottoposte a censura di lavoratori emigrati in Germania e in Austria o di loro familiari, a volte poi inoltrate e a volte no, esistenti in buon numero soprattutto presso l’ Archivio Centrale dello Stato di Roma, perlopiù stese da scriventi con abitudine orale
  • b) le memorie e i diari, coevi e no, riferentisi a quella esperienza di lavoro. Oltre al diario di Giovanni Pirelli conservato presso l’ Archivio privato G.B. Pirelli a Bobbiate (Varese), segnalo quello di un anonimo lavoratore pugliese riportato su un volantino probabilmente del 1945, che lo dice stampato per la prima volta nella rivista «Il mondo libero», conservato presso l’Istituto storico di Macerata, e la memoria, stesa in anni recenti su un quaderno, di Matilde Mecenero di Recoaro (Vicenza), ora in fotocopia anche presso l’Istituto storico della Resistenza di Novara, che racconta l’odissea di una famiglia (madre e sette figli) che va a raggiungere il marito e padre in Germania ancora nel luglio 1944;
  • c) le informazioni inoltrate dai fiduciari locali alla Divisione Polizia Politica, stesure «da informazioni orali assunte», conservate presso l’ Archivio Centrale dello Stato;21
  • d) le numerose carte di polizia, tra cui in particolare le deposizioni verbalizzate di lavoratori rientrati dalla Germania e sottoposti a inchiesta, anch ‘ esse conservate presso l’ Archivio Centrale dello Stato, l’ Archivio di Stato della Bassa Sassonia a Wolfenbüttel.

Nel corso del mio lavoro ho inoltre raccolto qualche oggetto ricordo di prigionia e riprodotto diari, lettere e fotografie che avessero relazione con i temi della ricerca.

Il lavoro è sfociato nel volume Al lavoro nella Germania di Hitler. Racconti e memorie dell’emigrazione italiana 1937-1945. Torino, Boringhieri, 1998, cui si rimanda per ulteriori notizie su questa ricerca..

u) Materiali sui lavoratori del trasporto e sui trasporti

Questi materiali sono stati raccolti da componenti della rivista “Primo maggio” a latere delle attività della rivista, assai interessante a questa tematica; e all’attività di ricercatore di Sergio Bologna.

Essi possono suddividersi in tre distinti campi di ricerca:

Materiali sull’autotrasporto via strada (camionisti), prevalentemente registrati da Sergio Bologna; materiali sui ferrovieri e le ferrovie; materiali sui portuali e i porti.

Nel primo settore si segnalano colloqui con camionisti e organizzatori sindacali (10 ore circa di registrazione). Particolarmente interessante il nastro registrato a Tortona da Bruno Cartosio con interviste a due autotrasportatori della ditta Bottazzi e a un responsabile della Federazione Italiana Autotrasportatori (20 marzo 1977) e quello con alcuni esponenti del Consiglio di fabbrica della milanese Gottardo Ruffoni, azienda di trasporto merci (28 novembre 1978).

Nel secondo settore si segnala la breve ricerca sulla storia della Società di Mutuo Soccorso tra ferrovieri Cesare Pozzo di Milano effettuata da Cesare Bermani nel 1997, che avrebbe dovuto sfociare in un opuscolo poi non realizzato. Notevole la testimonianza di Gabriele Ferri, a lungo presidente della Società (alcune ore di registrazione) e una lunga conversazione con macchinisti Cobas (stazione di Bologna, 8 aprile 1988).

Nel terzo settore si ha una ricerca organica di Sergio Bologna sui problemi del porto di Ravenna ala fine degli anni Ottanta del Novecento. Trattasi di una ricerca dove vengono intervistate per conto del sindacato figure professionali del porto sulla struttura del lavoro (le interviste sono fatte pressola C.d.L. di Ravenna tra il novembre e il dicembre 1988 per 13 ore circa di registrazione).

Altri materiali dello stesso fondo riguardano il lavoro dei portuali in questa città, indagini sulla situazione dei porti di Marsiglia e Brema, interviste con militanti di questo settore del trasporto (4 ore di registrazione complessive)

v) Le leggende “metropolitane”

Dall’estate del 1986 ho condotto intensivamente una ricerca sul campo sulle leggende metropolitane, interrogando e registrando chiunque capitasse a tiro nelle più disparate località, ma con epicentri a Orta San Giulio (Novara) e Omegna in Piemonte, Giulianova in Abruzzo e Soverato (Catanzaro) in Calabria. (50 ore di registrazione circa)

Il lavoro ha alimentato numerose conferenze, volumi e saggi, tra cui: Il bambino è servito. Leggende metropolitane in Italia. Bari, Dedalo, 1991; Spegni la luce che passa Pippo. Voci, leggende e miti della storia contemporanea. Roma, Odradek, 1996; “Ancora sull’autostoppista fantasma”, in   Centiscriptio. Scritti demo-etno-antropologici offerti a Giuseppe Profeta (numero speciale di «Abruzzo», rivista dell’istituto di studi abruzzesi fondata da Ettore Paratore). Pescara, Serigraf, Vol. III, a. XLI, gennaio-dicembre 2003 [ma aprile 2002]; L’immaginario collettivo di guerra: il mito di «Pippo» in L’aeronautica italiana. Una storia del Novecento, a cura di Paolo Ferrari. Milano, Franco Angeli, dicembre 2003; Invenzioni del presente e tradizioni inventate in le nuove leggende metropolitane. Manuale per detective antibufale, a cura di Paolo Toselli e Stefano Bagnasco. Roma, Avverbi, maggio 2005.

x) Sport e antifascismo

Una lunga e importante intervista è stata fatta nel luglio 1987 con Gino Pecchenino. Verte in particolare su ciclismo (Carlìn, Binda, Guerra, Girardengo) e motociclismo.

z) Strumenti musicali popolari

Sono qui masterizzati in 6 CD per 7 ore di registrazione circa suonatori ambulanti (proprietari di organino, zampognari, fisarmonicisti, trombettisti, trombonisti, saxofonisti ecc.) registrati in strada in diverse occasioni e in diverse località (Roma, Milano, Venezia).

7. Relazioni a convegni e seminari, dibattiti e conferenze, presentazioni di libri e lezioni di metodologia storica che documentano l’attività culturale di Cesare Bermani

Trattasi di nastri riguardanti storia locale, utilizzo delle fonti orali in storiografia, mondo popolare e proletario, canto popolare e sociale, didattica della storia, eccetera.

Si tratta indubbiamente di un materiale quantitativamente cospicuo (500 ore?).

Vi è quindi qui la registrazione integrale di diversi convegni, tavole rotonde, presentazioni di libri riguardanti la Resistenza, il ’68, la Volante Rossa, le leggende metropolitane ecc.

Per esempio, per il 1968-69, segnaliamo la presenza della registrazione dei convegni o seminari di: Bolzano Novarese, 18 maggio 1984, conferenza di Cesare Bermani; Milano, 12 novembre 1985, Salone della Provincia, Convegno di Democrazia Proletaria sugli anni 1968-1976; Novara, 4 giugno 1987, Camera del Lavoro, Claudio Della Valle parla sul Sessantotto; Badia Polesine, 15-16 ottobre 1988, Abbazia della Vangadizza, Convegno su «’68: Archivio di rivolte e laboratorio di speranze» (Primo Moroni, Sergio Bologna, Cesare Bermani); Padova, 18 novembre 1988, convegno «D’altro canto. Canzone d’autore in Italia fra contestazione e consolazione: prima, durante e dopo il ‘68» (Franco Coggiola, Luigi Pestalozza, Mario de Luigi); Reggio Emilia, Teatro Ariosto, 6 dicembre 1988, convegno «D’altro canto. Canzone d’autore in Italia fra contestazione e consolazione: prima, durante e dopo il ‘68» (Giordano Gasparini, Mario de Luigi, Luigi Pestalozza, Franco Fabbri, Ivan Della Mea, Michelangelo Notarianni, Sergio Liberovici ed Emilio Jona, Franco Coggiola, Enrico De Angelis); Piacenza, 6 dicembre 1988, ore 21.30, Circolo Karl Marx, Conferenza di Sergio Bologna su «Il ’68 in Germania»; Brescia, 9-11 marzo 1989, Salone della Cavallerizza, Convegno «1968. Venti primavere dopo. Mostra-Convegno sul ’68»; Milano, 2 dicembre 1989, Circolo De Amicis, Convegno «L’Autunno caldo. Vent’anni dopo» (Franco Coggiola, Rocco Pappalardo, Cesare Bermani, Luigi Mara, Sergio Bologna, Silvano Agosti); Milano, ottobre 1990, Seminario a Scienze Politiche «1968-69. Il diffondersi della conflittualità. Lotte autonome di massa tra spontaneità e organizzazione» (Primo Moroni, Cesare Bermani); Novara, 9 novembre 1990, presentazione del libro di Attilio Mangano sul Sessantotto (Rosario Muratore, Attilio Mangano, Pier Paolo Poggio, Cesare Bermani ecc.), Roma, Villa Leopardi , 23 aprile 1998 (Cesare Bermani, Sandro Medici e Paolo Pietrangeli);   Novara, Barriera Albertina, 25 settembre 1998, “Il ‘68 a Novara” (Cesare Bermani, Oreste Strano); Roma, Libreria Odradek, 10 marzo 2001 (Cesare Bermani); Novara, 14 dicembre 2001, “Musica e Sessantotto” (Riccardo Bertoncelli, Bruno Cartosio, Cesare Bermani); Paolo Pietrangeli: il ’68 – Contessa e le altre. (Cesare Bermani e Paolo Pieterangeli), Mestre, Centro di documentazione educativa, Via san Pio X 44/a, 1 marzo 2002.

Per quel che concerne la storia orale si segnala in particolare: “Corso di formazione per ricercatori su campo”, organizzato dall’Associazione Società di Mutuo Soccorso Ernesto de Martino e dall’Assessorato al lavoro della provincia di Venezia. Venezia, sede dell’Associazione Società di Mutuo Soccorso Ernesto de Martino, 17 gennaio 2004 ; Seminario di formazione sulla storia orale organizzato dal Comune di Melilli, Facoltà di lettere e filosofia – Corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali, Società Siracusana di Storia Patria, Melilli, sala del Consiglio Comunale, 24-26 settembre 2004, relatori Cesare Bermani, Bruno Cartosio, Antonella de Palma e Sandro Portelli

8. Nastri con musica popolare di altri continenti o con musica jazz

Nel Fondo sono conservate alcune cassette con musica popolare del Brasile, del Nicaragua e dello Yemen; due cassette con intervista a Pete Seeger e un suo concerto tenutosi a Novara nel 1977; qualche nastro con registrazioni dal vivo degli Inti Illimani, di Don Cherry, di Antony Braxton e altri jazzisti. Una intervista con Manuel da Concensiao, sindacalista brasiliano, che canta un poema sul bandito Gesuino.

9. Personaggi della cultura

Esistono alcuni nastri riguardanti ragguardevoli personaggi della cultura italiana.

Per quel che riguarda l’etnomusicologia e il folklore esistono nastri e cassette su Roberto Leydi (il materiale che lo riguarda è digitalizzato quasi completamente per un tempo di registrazione di oltre 40 ore), Diego Carpitella (un colloquio di oltre 1 ora), Annabella Rossi (una sua trasmissione televisiva registrata in audio), Rocco Scotellaro (una trasmissione radio), Alberto Mario Cirese (una testimonianza radiofonica), Franco Cagnetta.

Esistono inoltre materiali su Pier Paolo Pasolini (un suo dibattito a un festival dell’Unità), Carlo Dionisotti (lunga testimonianza sulla sua attività politica), Franco Fortini (interventi a convegni e riunioni), Paolo Volponi (una conferenza), Laura Pariani (una testimonianza autobiografica, 19 gennaio 2002), Gianni Rodari (una testimonianza della moglie Maria Teresa Ferretti), Angelo del Boca (la presentazione di un libro, sorta di autobiografia), Dario Fo (un’intervista e varie conferenze), Tullio Pericoli (un’intervista del 23 aprile 1979).

In altri luoghi si è detto delle registrazioni riguardanti Gianni Bosio, Raniero Panzieri, Giovanni Pirelli, Luciano Della Mea, Michele L. Straniero, Sergio Bologna.

Tra gli stranieri Irwin Silber, Barbara Dane, Martin Glaberman (registrato da Sergio Bologna) e Agnes Heller (conferenza a Milano del 1977 su la teoria in Lenin e Marx).